Ancora nel XIX secolo l'università di Oxford aveva delle usanze alquanto peculiari: ai nobili (distinguibili dalle frange d'oro o d'argento sui tocchi) era concesso il lusso di calpestare le aiole dell'ateneo, potevano bere vino a tavola (gli altri lo potevano fare solo nelle proprie stanze) ma soprattutto si potevano laureare dopo appena due anni (contro i sette della gente comune) e senza l'obbligo di sostenere esami!
Non è un caso, quindi, che il termine "snob" sia nato proprio ad Oxford; tale parola in un dialetto inglese significa "ciabattino", grazioso appellativo col quale gli studenti paganti (da non confondere coi "mangiapane") identificavano le persone fuori posto (mentre è falsa l'opinione secondo cui deriverebbe da un'abbreviazione della locuzione latina s(ine) nob(ilitate), senza nobiltà; persone ovviamente fuori posto per definizione).
Da Il libro degli snob di William Makepeace Thackeray e dal Vocabolario Treccani.
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