Premessa

Il blog può contenere diversi erori [di ortografia è non], non sono stati volutamente coretti poiché la perfezione è ritenuta dagli autori decisamente noiosa, d'altronde si può esere perfetti in un modo solo mentre l'imperfezione lascia più spazio alla creatività.

martedì 20 dicembre 2011

Sarà poco ma è comunque acqua nostra!

Livigno, un paese sulle Alpi lombarde, è attraversato da un torrente: l'Aqua Granda (o Spöl). Questo ha la peculiarità di non appartenere ai bacini idrografici italiani, cioè, sccende a valle verso la Svizzera dove convoglia le proprie acque verso l'Eno e da qesto nel Danubio che infine sfocia nel Mar Nero. Quindi secondo la convenzione di Belgrado del 1948 l'Italia ha diritto (anche essendo responsabile dello 0,15% della portata del Danubio) di partecipare alle conferenze internazionali sulla navigabilità di tale fiume e le imbarcazioni italiane non pagano diritti di navigazione fino al Mar Nero compreso.

30 dì conta Novembre con April, Giugno e Settembre... e Febbraio


Per passare dal calendario giuliano a quello gregoriano bisognava recuprare 10 giorni. Così per decreto il giorno seguente Giovedì 4 Ottobre 1582 fu Venerdì 15 Ottobre. Tutti i paesi che man mano adottarono tale calendario dovettro effettuare il salto dei giorni e quando nel 1699 la Svezia decise di adeguarvicisi, stabilirono, per rendere il passaggio meno traumatico, di eliminare tutti i bisestili tra il 1700 ed il 1740. Il 1° Marzo 1740 sarebbe stato così adottato definitivamente il calendario gregoriano. Dopo il primo, però, ci si dimenticò del programma e così il 1704 ed il 1708 furono bisestili. A questo punto si decise di rimanere col vecchio calendario perciò si scelse di aggiungere un giorno al 1712 per recuperare il bisestile mancato del 1700. E come si può vedere da un almanacco dell'epoca il Frebbraio 1712, in Svezia, contò 30 giorni.

Disguidi astronomici in rima

Fino alla seconda metà del XVI secolo in Europa era usato il Calendario giuliano; messo a punto da Sosigene di Alessandria e promulgato, appunto, da Giulio Cesare nel 46 a.C. Tale calendario aggiunge ogni 4 anni un giorno ai 365 consueti, in questo modo accumula rispetto l'anno tropico un ritardo di circa 11 minuti e 14 secondi. Sembra poco, ma già nel XIV secolo si erano accumulati svariati giorni di ritardo, e nel XXVII canto del Paradiso Dante parla di questo disguido (versi 142-143):

« Ma prima che gennaio tutto si sverni
per la centesma ch'è là giù negletta,
raggeran sì questi cerchi superni» .

Fu così che nel 1582, per evitare di celebrare la Pasqua in estate, Gregorio XIII istituì una commissione che, sulla base delle misurazioni effettuate da Niccolò Copernico, riformò il calendario arrivando, appunto al Calendario gregoriano. Per modificare la durata dell'anno si agì sui bisestili: sarebbero stati tali tutti quelli divisibili interamente per 4, come prima, ma di questi i multipli di 100 sarebbero dovuti esserlo anche di 400. Quindi il 1700, 1800, 1900 non furono bisestili, mentre continuarono ad esserlo il 1600 ed il 2000. Così ogni 400 anni ci sono 97 bisestili anziché 100, l'anno gregoriano risulta perciò essere 3/400 di giorno (10 minuti e 48 secondi) più corto di quello giuliano. Si ha un eccesso di 26 secondi ogni anno: nel 4905 ci toccherà sopprimere un giorno.

martedì 8 novembre 2011

Tanto il marmo era volgare... bianca sta meglio!

Il 18 Giugno 1812 il Congresso degli Stati Uniti d'America folgorato dall'ottimismo, dichiarò guerra al Regno Unito. Alquanto indispettiti per gli attacchi in Canada, i britanni, organizzarono un piccolo esercito col quale occuparono Detroit, bombardarono Baltimora,tentarono di prendere lo stato di Nouva York ed incendiarono Washington. Furono infine sconfitti a Nuova Orleans ed il 23 Marzo 1815 la guerra finì. Così gli statunitensi per sbrigarsi a rimettere a posto la capitale federale dipinsero la casa presidenziale che da allora fu nota come Casa Bianca.

giovedì 22 settembre 2011

A pensar male si fa peccato però...

Da recenti statistiche sembrerebbe che solo due italiani su tre venga tumulato dalle pompe funebri, ne consegue che a rigor di logica il restante dovrebbe essersi sepolto autonomamente, che ci sia un altra spiegazione?

lunedì 12 settembre 2011

1000

E sono mille, grazie a tutti i visitatori, che saranno un po' meno di mille ma per lo meno sono assidui. Mille in sei mesi non sono tantissimi ma non ci piace ritenerci "impopolari" ma elitari.

A proposito di 1000 lo sapevate che è un numero di Harshad ed è anche un numero 24-gonale?

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giovedì 1 settembre 2011

Cose son nomi di persone

Un eponimo ,dal greco epónymos, composto di epí "sopra" e ónyma "nome" ossia "soprannominato", è un personaggio reale o fittizio il cui nome vie usato per indicare una città, un luogo geografico, una dinastia, un periodo storico, un movimento artistico o altro.
Originariamente erano i personaggi, in genere mitologici, a cui si atribuiva la fondazione della città, vedasi per esempio Atene, sempre ad Atene vi era l
'arconte eponimo che dava il nome al anno in cui era in carica e si occupava della vita culturale della città.
Alcuni celebri eponimi sono:
  • America [Amerigo Vespucci]
  • Biro [László József Bíró, l'inventore]
  • Donchisciottesco [Don Chisciotte]
  • Kafkiano [Franz Kafka]
  • Masochismo [Leopold von Sacher-Masoch]
  • Sadismo [Donatien Alphonse François de Sade]
  • Sandwich [John Montagu, IV conte di Sandwich]
  • Stacanovista[Aleksej Grigor'evič Stachano]
Vene sono tuttavia alcuni nomi che usiamo quotidianamente, o quasi, di cui ignoriamo l'origine, ad esempi:
  • Boicottare [Charles Cunningham Boycott, militare]
  • Clacson [ Klaxon nome della fabbrica che lo commercializzò nel 1914]
  • Ghigliottina [Joseph Ignace Guillotin, medico]
  • Grande Raccordo Anulare, o GRA [dall'ingegnere ANAS Eugenio Gra]
  • Hooligan [Patrick Houlihan]
  • Pullman [George Mortimer Pullman]
  • Sassofono [Adolphe Sax]

mercoledì 31 agosto 2011

Non son granate ma palle da golf

Le palle originarie per il gioco del golf erano in legno, sotituite nella prima metà del Settecento dalle feathery, una palla di pelle piena di piume d'oca. Queste percorrevano una distanza doppia rispetto le originali ma si inzuppavano facilmente rendendo il gioco complicato, inoltre erano dieci volte più costose ed essendo il golf un gioco scozzese non potevano proprio avere una lunga vita. Così nel 1848 fu introdotta la gutty, una palla sintetica fatta in guttaperca (un isomero dell'isoprene) bollita.
Aveva però anch'essa i suoi svantaggi. Col tempo la guttaperca tende ad indurirsi, divenendo molto fragile e spesso le gutty si rompevano in volo. Si cambiarono allora le regole del gioco, permetendo di sostituire la palla rotta con una nuova nel punto in cui era caduto il pezzo più grande. Tuttavia le palle consumate o intaccate andavano ben più lontano di quelle integre cosicché le fabbriche cominciarono a modificarne la forma pervenendo infine al modello attuale colle fossette (oggi in numero varibile da 300 a 450).

domenica 28 agosto 2011

Se Vostra Eccellenza vuole farla nel bicchiere...

Nel XIV secolo cominciarono adiffondersi le armi da fuoco, si dovettero così produrre vari tipi di polvere da sparo. Le armi da fianco avevano infatti bisogno di una polvere dalla rapida combustione, per i fucili essa doveva bruciar più lentamente ed ancor di più per i cannoni. Si usava un miscuglio di acqua ed alcole perché la polvere s'aggregasse e potesse esser quindi macinata della grandezza voluta: minore era la grana, minore il tempo in cui bruciava. Per comodità tuttavia spesse volte l'acqua veniva fornita sotto forma d'urina degli operai; si riteneva, inoltre, che con quella di un grande bevitore si sarebbe ottenuta una povere eccellente, ma ancora migliore sarebbe stata se si fosse usata urina di un prete. Il non plus ultra veniva però raggiunto impiegando la minzione d'un... vescovo.

sabato 27 agosto 2011

Per la malaria fa bene... ma col gin è tutta un'altra cosa!

Nel 1630 Donna Francisca Henriques de Rivera conetessa di Cinchòn, moglie del viceré del Perù s'ammalò di malaria. Per curalra i medici usarono una pianta locale: la Cinchona (l'assurdo nome deriva appunto dalla gentildonna) dalla quale s'estrae la china. Visti gli ottimi risultati ottenuti, fra il 1640 ed il '50 il padre gesuita Bartolomé Tafur portò tale corteccia a Roma dove nel 1655 s'ebbe il primo conclave senza decessi per malaria. Nonostante gli ottimi risultati della "polvere dei gesuiti" nel Regno Unito tale rimedio era visto con diffidenza, al punto che nel 1658 per non farsi curare con i rimedi dei papisti Oliver Cromwell morì di malaria.
Col tempo, però, perfino gli inglesi si resero conto della bontà di tale rimedio, tanto che nelle colonie africane ed asiatiche si prese come abitudine, dal XIX secolo, di bere chinina come precauzione profilattica. L'estratto di chinina (l'acqua tonica) restava però molto amaro e per stemperare venne diluito con alcolici; nacque così l'abitudine serale del Gin and tonic.

Sarà pure bello... ma è così lontano

Giovacchino Rossini, come riporta anche Stendhal, era molto pigro. Nell'inverno del 1813 si trovava a Venezia per comporre il Il signor Bruschino, o sia il figlio per azzardo, ma facendo molto freddo componeva a letto per non doversi alzare ad accendere il fuoco. Finito il duetto gli sfuggì il foglio di mano che finì sotto il letto. Tentò allora di recuperarlo tirando fuori un braccio ma non vi riuscì e sentendo freddo si ravvolse nella coperta dicedo a se stesso: "Riscriverò quel duetto, nulla di più facile; lo ricordo benissimo". Dopo un quarto d'ora tuttavia non tornandogli le note alla mente esclamò ridendo "Sono uno sciocco; farò un altro duetto. I compositori ricchi avranno il fuoco acceso nelle loro camere, io non mi affanno a raccattare i duetti che cadono: inoltre è di cattivo augurio". Mentre finisce questa nuova composizione entrò in camera un suo amico, al quale fu fatto raccogliere il foglio caduto. Costui fece, però, notare a Rossini come il primo duetto fosse migliore del secondo, troppo rapido ed allegro. Nulla di più facile: il secondo duetto divenne un terzetto e la mattinata di lavoro non andò sprecata!

giovedì 25 agosto 2011

Le rovine Maya del Nonticapisco

Secondo il Motolina (Frà Toribio de Benavente) quando i colonizzatori spagnoli giunsero in Messico, chiedendo ai nativi in quale luogo fossero si sentirono rispondere "Tectetán" (Non ti capisco) che venne poi storpiato in Yucatán, e fu così chiamata quella penisola. Anche Jaques Cartier esplorando la foce del San Lorenzo chiese ad alcuni Irochesi dove si trovasse, ebbe per risposta "Kanata" (Villaggio) ed anche questa vollta il poco fantasioso esploratore designò così l'intera nazione. Esistono, tuttavia, anche patrie incomprensioni. Alberto Ferrero Della Marmora nel 1839 fece confusione col dialetto sardo e da allora Golfu di li Granci (Golfo dei Granchi) divenne Golfo Aranci

Ma questi fanno sul serio?!

Nel XV secolo il Gran Principato di Moscovia, come del resto tutti gl'altri stati russi, erano vassalli del Canato tartado dell'Orda d'Oro. Ivan III di Russia, al tempo principe moscovita, stanco della situazione, decise nel 1476 di non versare più i tributi ad Achmat Khan, il quale quattro anni più tardi marciò su Mosca per far valere i proprii diritti. I due eserciti si fronteggiarono per settimane sulle sponde del fiume Ugra, senza risolvere ad attaccarsi; fino all'11 Novembre 1480. Sopraggiunto l'inverno, infatti, le acque cominciarono a gelarsi, ma allora i due eserciti, invece di combattere si dettero simultaneamente alla fuga.

mercoledì 24 agosto 2011

Caricate i sigari!!


Nella prima metà del XVII secolo Gustavo Adolfo di Svezia, intodusse nell'eserito, nuovi cannoni da 3 e 4 libbre, essendo molto leggeri (120 kg) potevano essser serviti da soli 3-4 uomini. Fantastico! Piccolo inconveniente: erano di cuoio. Dopo pochi colpi, quindi la sottile anima interna di rame si deformava ed il pezzo, esplodeva. Delusi dai risultati (chissà che si aspettavano da un cannone di pelle) gli svedesi abbandonarono il progetto; ma le buone idee, si sà, non muoiono mai. Nel 1642, perciò, gli irlandesi li rispolverarono (senza usare nemmeno l'interno in rame!) durante l'assedio del presidio inglese di Ballynally, ma al momento d'accendere la miccia... ci fu solo un grande botto!
Ma gl'inglesi essendo di gran lunga più intelligenti degli irlandesi, nel 1688, durante la Gloriosa Rivoluzione per respingere gli scozzesi giacobiti, ritirarono fuori la brillante invenzione di Eberhard di Zurigo. Anche qui, però, qualche cosa non andò: dopo il terzo colpo i cannoni esplosero e gli scozzesi ebbero facile vittoria.

A volte ritornano...

Teofilatto III dei Conti di Tuscolo (circa 1012, 1055 o 1056) fu il 145°, 147° e 150° Vescovo di Roma col nome di Benedetto IX. Eletto papa il 21 Ottobre 1032 (secondo alcuni allora era undicenne), fu scaccaito da Roma nel 1044 dalla famiglia rivale dei Crescenzi e deposto il 13 Gennaio 1045, quando venne eletto Giovanni Crescenzi Ottaviani (Silvestro III). Il 9 Marzo Benedetto rientrò in Roma coll'esercito ed il giorno seguente si rinsediò sulla Cattedra di Pietro, dove però rimase poco. Il 1° Maggio dello stesso anno, infatti vendette la carica a Giovanni Graziano (Gregorio VI), suo padrino, per 650 chili d'oro. Purtroppo nel 1046 Benedetto si pentì della propria scelta ed a quasto punto intervenne Enrico III col Concilio di Sutri. Qui Silvesto fu privato della carica episcopale e Gregorio venne incoraggiato a dimettersi (l'aver comperato il papato rendeva vergognosa, seppur legittima, infatti, la sua elezione). S'incoronò quindi pontefice Clemente II, che il 9 Ottobre 1046 morì; forse avvelenato dallo stesso Benedetto, il quale nel novembre 1047 occupò i palazzi del Laterano, ridivendendo papa. Anche questa volta durò poco. Il 16 Luglio 1048 Bonifacio di Toscana e lo stesso Enrico III scacciaro definitivamente Benedetto. Frattanto Gregotio VI era morto e Silvestro III s'era esiliato in Sabina. Poppone di Bressanone, eletto papa da Enrico l'anno precedente fu quindi incoronato come Damaso II il 17 Luglio. Esiliato e scomunicato Benedetto morì nell'abbazia di Grottaferrata.

martedì 23 agosto 2011

Ma di che opera parliamo??

Verdi ebbe parecchie noie dalla censura; per l'uscita della prima perla della sua trilogia popolare: il Rigoletto, infatti, gli austriaci si sbizzarirrono colle modifiche al testo. Il libretto di Francesco Maria Piave prendeva spunto dal dramma di Hugo Le Roi s'amuse. Il monarca in questione sarebbe dovuto essere Francesco I di Francia ma ritennero più opportuno prendersela con un Gonzaga (dinastia spodestata del suo ducato dall'Austria in seguito alla guerra di successione spagnola, proprio per il suo supporto ai galloispani). Il nome del protagonista, invece, passò dal triste Triboletto (Triboulet), al gioioso Rigoletto (in francese rigoler significa appunto ridere), anche se in 160 nessuno ha ancora capito che ci sia di divertente in un padre che uccide la figlia.

In compagnia si sta sempre meglio

Il titolo originale del capolavoro di Ruggero Leoncavallo era "Il pagliaccio". Fu solamente dopo le rimostarnze del baritono francese Victor Maurel (il primo Tonio), il quale trovò ingiusto che il titolo si riferisse al solo tenore protagonista, che esso venne cambiato, volgendolo al plurale, divenendo "I pagliacci".

Bel naso... ma non è regolamentare!

Giustiniano II Rinotmeto ("naso tagliato") fu imperatore bizantino per due volte: dal 685 al 695 e dal 704 alla morte avvenuta nel 711. Ciò accadde poiché dopo dieci anni di regno a causa di dispute teologiche con papa Sergio I, il generale Leonzio venne acclamato imperatore ed egli fu deposto, privato del naso ed esiliato in Crimea.
Queste amputazioni (oltre al naso spesso si tagliavano le falangette) avevano lo scopo d'impedire che in futuro il deposto si ripresentasse a reclamare il proprio regno; secondo un'antichissima usanza un mutilato non poteva essere incoronato poiché imperfetto.
Giustiniano si fece quindi forgiare un naso d'oro e coll'aiuto dei Bulgari riconquistò il trono. Dopo pochi anni, però a causa del suo regno dispotico il generale Filippico divenne il nuovo imperatore e per evitare futuri e sgradevoli inconvenienti fece decapitare Giustiniano spedendo la sua testa a Roma e Ravenna per farla vedere a tutto il popolo.

L'imputato ha qualcosa da aggiungere???

Nel Gennaio del 897 nei Palazzi del Laterano si tenne un solenne processo, per sacrilegio, nei confronti di papa Formoso; istituito da papa Stefano VI. Purtoppo, però, Formoso era defuno nel 896, ciononostante Stefano VI e Lamberto di Spoleto, Sacro Romano Imperatore ci tennero a fargliela pagare per il suo appoggio (in vita) ad Arnolfo di Carinzia nella sua candidatura alla carica imperiale. La mummia fu quindi riesumata, vestita coi paramenti pontifici e messa a sedere su un trono davanti a cardinali e vescovi presieduti dallo stesso Stefano. Un diacono venne nominato per rispondere in vece del defuno pontefice il quale confessò le colpe del suo assistito che fu condannato. Gli stapparono quindi gli abiti papali, tagliarono le prime tre dita della mano destra (usate per impartire le benedizioni) e dopo averlo trascinato per le vie di Roma lo gettarono nel Tevere. Tre giorni dopo Formoso arrivò ad Ostia dove fu recuperato da un monaco. Teodoro II, infine lo rispeppelì in San Pietro e lo riabilitò, vietando pel futuro altri processi a persone decedute. Questo fu quindi l'unico "Sinodo del cadavere".

In bagno col... mandolino


Colla nascita del Regno d'Italia la Reggia di Caserta divenne proprietà dei Savoia. Fu così che nel 1861 funzionari piemontesi vennero mandati a rilevare quanto fosse nel palazzo contenuto; inventariarono "bacili a forma di chitarra di uso sconosciuto". Altro non erano che bidè, usati nel Regno di Napoli fin dalla metà del XVIII secolo quando li importò la regina Maria Carolina d'Asburgo Lorena.

mercoledì 29 giugno 2011

Nascere nel momento sbagliato

Nel folclore della tradizione pugliese i nati nella notte fra 24 e 25 dicembre saranno affetti da licantropia e costretti a dividersi tra il loro lato umano e quello bestiale, tale convinzione è probabilmente dovuta al fatto che nessun bambino sarebbe dovuto nascere in quella notte a parte il salvatore.
Poiché la licantropia colpiva soltanto gli uomini, i padri degli sventurati maschietti dovevano esorcizzare il proprio figlio.
Nel Leccese, il padre dello piccolo licantropo a mezzanotte saliva sul tetto e gridava: «È natu nu’ stregone alla casa mia» e così il vento avrebbe portato via ciò che era stato gridato.
In altre zone vi erano rituali più cruenti: per tre notti di seguito il padre lambiva con un tizzone i piedi del neonato, tracciando segni di croce, oppure passava il bimbo davanti ad un forno acceso in modo che fosse irradiato dal calore e dalla luce.
Di licantropia si poteva guarire, con mezzi magici naturalmente. Il modo più efficace era quello di ferire alla fronte il lupo mannaro durante la crisi poiché si credeva che con il sangue infetto sarebbero usciti anche gli spiriti maligni.

sabato 25 giugno 2011

22 Giugno

Forse non tutti sanno che il 22 giugno è nato Tommaso Mariani, gli altri nomi noti nati in questa data sono: Paolo Rossi, Cyndi Lauper, Jo Squillo ed Eduard Demandt famoso giocatore di calcio a 5.
Per non scordarci di Lorenzo Mariani.

Altri Eventi:
1986 – Il calciatore argentino Diego Maradona segna contro l'Inghilterra, durante i quarti di finale della Coppa del Mondo FIFA a Città del Messico, due gol passati alla storia come la Mano de Dios e il Gol del Secolo.

domenica 12 giugno 2011

Le pecore non crescono sugli alberi


L'agnello vegetale della Tartaria è una pianta semi-leggendaria dell'Asia centrale, che si crede dia come frutto delle pecore. Essa è conosciuta anche col nome latino di Planta Tartarica barometz (oppure borametz, o borometz), poiché barometz è la parola tartara che indica l'agnello.

Essa costituirebbe dunque un essere vivente a metà tra il vegetale e l'animale, come la Mandragora, che grida con voce umana quando viene estirpata. Si dice infatti che intorno al borametz non possano sopravvivere altre piante e che a tagliarla ne esca una linfa simile a sangue.

Sempre secondo la leggenda (le cui origini si rinvengono nel XI secolo), i batuffoli di cotone erano in realtà minuscole pecore attaccate alla pianta per mezzo del loro cordone ombelicale. L'arbusto poteva piegarsi per permettere alla pecora di brucare l'erba; una volta che questa si fosse esaurita, la pecora sarebbe scesa dal barometz lasciando morire la pianta.

Tale mito, che nel Medioevo servì a spiegare l'esistenza del cotone, si basava sull'esistenza di una pianta reale, lanuginosa e con radici a fittone, solitamente in numero di quattro o cinque, il cui nome scientifico è Polypodium borametz.

sabato 11 giugno 2011

Questa volta ci è andata male

Nel 1893 il chimico Felix Hofmann, che lavorava per la Bayer, cominciò ad investigare sugl'effetti dell'acido salicilico, un composto ricavato dal salice. Le proprità della corteccia di tale albero per combattere febbre e dolori erano già note ad Ippocrate, tuttavia il composto isolato era eccessivamente corrosivo. Hofmann decise allora di adoperare un derivato di tale acido, ottenuto con un processo di acetilazione (cioè coll'aggiunta di un gruppo acetile: CH3CO). L'acido acetilsalicilico mostrò di mantenere inalterate le proprietà antinfiammatorie della sostanza originaria essendo, però, molto meglio tollerato dall'organismo. Tale composto fu brevettato col nome di Aspirina (a di acetile, spir da Spiraea ulmaria, la pianta da cui si estrae l'acido di partenza e ina fa tanto medicina).

Nel 1898, sempre ai laboratori della Bayer, ci si accorse delle ottime proprità anestetiche e analgesiche della morfina che però sembravano subordinate agli effetti di dipendenza. Pensarono quindi agli ottimi risultati avuti cinque anni prima coll'acetilazione dell'acido salicilico e lo applicarono alla morfina. La diacetilmorfina, così ottenuta, era un narcotico ancora più potente e fu messa sul mercato come come sedativo della tosse, un rimedio contro il mal di testa, l'asma, l'enfisema e persino la tubercolosi, con il nome di eroina.


domenica 22 maggio 2011

Puntate, mirate... scappate!

Il primato per la guerra guerra più corta, spetta al confitto scoppiato il 27 Agosto del 1896 tra Regno Unito e Zanzibar (allora protettorato britannico), dopo 38 minuti, infatti, gli zanzibarini si dichiararono sconfitti.
Il conflitto più lungo, cominciò invece, durante la guerra civile inglese (1642-1651) tra i Paesi Bassi e le isole Sorlinghe (o isole Scilly, piccolo arcipelago a 45 chilometri dalla Cornovaglia, note come Land's End); qui, infatti, si rifugiarono i sostenitori di re Carlo I. Gli olandesi, che appoggiavano i roundhead, i sostenitori del Parlamento, guidato da Oliver Cromwell, inviarono una flotta per combattere quella dei rifugiati. Alla fine del 1651, però, le Sorlinghe caddero nelle mani dei parlamentaristi - che vinsero la guerra - e i Paesi Bassi si dimenticarono del conflitto.
Fu soltanto nel 1985 che uno storico dell'arcipelago, Roy Duncan, si accorse che, formalmente, le isole erano ancora in guerra, come confermò l'ambasciata olandese a Londra. Invitò quindi l'ambasciatore olandese a siglare un accordo di pace, che fu firmato il 17 aprile 1986, dopo 335 anni di guerra.
Una guerra, peraltro, in cui non fu mai sparato un colpo.

sabato 21 maggio 2011

Gomena, cammello... tanto non ci passa!

Nel Vangelo di Matteo si legge "è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei Cieli". Questo è un errore di traduzione commesso da Gerolamo componendo la Vulgata; infatti interpretò male il termine greco κάμηλος (kamelos) che più propriamente letto è "gomena", la grossa cima con cui si legano le navi ai moli.
Si spiega, così, perchè gli scaricatori di porto a Genova si chiamano Camalli.

Cavolo! Sei ancora ubriaco!!

Sembra che Alessandro Magno eccedesse spesso nel bere, per fargli passare la sbornia, quindi, il suo medico personale Androcide gli faceva ingurgitare grandi quantità di cavoli.
A proposito "alzare il gomito" è un'espressione che deriva dall'abitudine romana di bere direttamente dal fiasco. Essendo però pesante lo si afferrava dal collo con una mano e si appoggiava il fusto sul braccio piegato, alzando appunto il gomito per far defluire il liquido.

giovedì 5 maggio 2011

Mettere la pulce intorno al collo

Fino a tempi abbastanza recenti, essendo i bagni molto rari nel corso dell'anno le pulci infestavano molto frequentemente gli abiti e le parrucche soprattutto delle nobildonne. Venivano quindi costruiti appositi ninnoli in avorio, osso, o porcellana, forati e contenenti cotone ibevuto di sangue. I parassiti vi entravano attratti dall'odore del sangue di cui si cibano e ne rimanevano intrappolati. Poi venne inventata l'acqua corrente

Mandarini con le unghie


In Cina i mandarini e le persone delle classi sociali più elevate, mostravano di non svolgere alcun lavoro manuale portando unghie molto lunghe e per evitare che queste si rompessero accidentalmente mettevano alle mani appositi copriunghie in genere fatti in oro od argento.

... e Francis Drake era cieco...


Nel 1588, dopo la vittoria della flotta inglese sull'Invincibile Armada (che in realtà si sonfisse da sola giacché circumnavigò stupidamente le isole britanniche vedendo così naufragare, per le mareggiate, la maggior parte delle proprie navi), la regina Elisabetta I d'Inghilterra, volle personalmente decorare i marinai più coraggiosi. Venutone a conoscenza l'ammiraglio Drake ordinò ai propri uomini che, mentre ricevevano l'onorificenza, avrebbero dovuto nascondersi gli occhi colla mano destra, poiché la bellezza di Sua Maestà era "accecante" (come del resto si può ben vedere). Fu questa l'origine del saluto militare.

Qualcosa di più semplice no?

Le tastiere dei calcolatori e, delle macchine da scrivere prima, prendono il nome dalle prime lettere che vi si trovano, in alto a sinistra. Quelle inglesi, usate attualmente anche in Italia, sono ad esempio QWERTY, le vecchie tastiere italiane, usate prima che la w diventasse utile erano QZERTY. Ancora oggi, invece in Francia adoperano le AZERTY e le QWERTZ sono usate in Germania.

giovedì 28 aprile 2011

Chi offre di più?

Essendo le più semplici, le potenze di 10 hanno quasi tutte un nome. Ad esempio cento (10^2), mille (10^3), milione (10^6), miliardo (10^9), bilione (10^12), biliardo (10^15), trilione (10^18)... e così via; almeno in Italia e nel resto del mondo civilizzato, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, infatti, billion è il nostro miliardo, trillion è il bilione e si trovano quindi irrimediabilmente indietro. Coi numeri si va avanti fino al centilione (10^600 da noi e 10^303 dagl'inglesi), comunque inutile data la sua smisurata enormità. Nel 1938 il matematico statunitense Edward Kasner nel suo Matematica e Immaginazione introdusse il googol pari a 10^100, una cui distorsione dovuta ad un errore ai tempi della registeazione del dominio portò alla nascita di... google.

Peppe, Peppino... o Giuseppe?

Nei conventi, durante la lettura delle Sacre Scriture, ci si riferiva a San Giuseppe come "Pater Putatibus", abbreviato in P.P. Ecco perché il diminutivo di Giuseppe è appunto Peppe.

Ogni pubblicità è una buona pubblicità... e due

Era abbastanza comune nell'antichità scrivere sulla suola delle scarpe. Gli Egizi, ad esempio, erano soliti scriverci il nome del nemico oppurre esegurici un loro sommario ritratto, dimostandone così disprezzo. I Greci vi scrivevano l'ogetto dei loro desideri e le prostitute, essendo appunto la pubblicità l'anima del commercio, vi scrivevano frasi come "Segui i miei passi".

sabato 16 aprile 2011

La cosa più importante è l'educazione

In Birmania, durante le conversazioni, le regole della cortesia impongono l'applicazione dell'An-an-deh, che consiste nel non dire mai la parola no e nell'evitare di porre l'interlocutore nella condizione di doverla pronunciare.


sabato 2 aprile 2011

Il segreto del originalità è saper tenere nascoste le proprie fonti

I contadine della steppa russa non pronunciavano mai il nome di satana, temendo che costui sentendosi chiamare si materializzasse. Si riferivano, quindi a lui con vari soprannomi come: lurida forza, il seduttore, il nemico, il sinistro, il nero, lo spettinato o, semplicemente quello lì.

venerdì 1 aprile 2011

Ogni pubblicità è una buona pubblicità

Il film Brian di Nazareth fu censurato in molti paesi, fra cui la Norvegia. Per questo motivo molti cinema Svedesi che proiettavano il film recavano in cartellone la scritta:

« Questo film è talmente divertente che in Norvegia l'hanno censurato »

domenica 27 marzo 2011

L'igiene non è acqua

In un documento vescovile della Curia di Ostia, risalente al 1060, si condannava l'utilizzo della forchetta, poiché questo utensile e` segno inequivocabile di “peccaminoso rammollimento”.

mercoledì 23 marzo 2011

martedì 22 marzo 2011

Questo si che è un francesismo

Fu il signor Porison, direttore del teatro parigino Gymnase, a dare impulso, nell`800, all`impiego della claque: vi aggiunse individui incaricati di scoppiare a ridere nel momento comico della rappresentazione.

lunedì 14 marzo 2011

Metafore morte

Si dicono "metafore morte" tutti quei modi di dire andati perduti nel corso dei secoli ma che tuttavia lasciano dei "fossili" nel linguaggio odierno.
Un Chiaro esempio è la parola "mostro", usata per descrivere persone o animali dalle sembianze peculiari, essi venivano esposti come fenomeni da baraccone e messi appunto in "mostra".

giovedì 10 marzo 2011

Ritorno al passato


Nel cinema l'analessi (flashback per i plebei) fu introdotto sin dai primi anni del '900. Inizialmente, per non interrompere in modo troppo brusco la narrazione principale, si inseriva il filmato della retrospezione in un'inquadratura più piccola dello schermo. Quando il regista David Griffith, nella sua pellicola, Enoch Arden, del 1911, introdusse per la prima volta un'analessi a tutto schermo, subito dopo un primo piano della protagonista, suscitò una valanga di critiche.

Fantasia portami via...


Nel'antico Egitto erano consentiti i matrimonii tra consanguinei. Infatti Cleopatra I Sira sposò Tolomeo re d'Egitto. Sua figlia, Cleopatra II, sposò prima il fratello Tolomeo VI e poi l'altro fratello Tolomeo VIII. Una delle sue figlie, Cleopatra, sposò in prime nozze Tolomeo IX, suo fratello, la figlia di quest'ultimo, Cleopatra, sposò lo zio, Tolomeo X.  Infine, la Cleopatra più famosa (quella amata da Cesare e da Antonio) sposò, successivamente i fratelli Tolomeo XIII e Tolomeo XIV.

Non fa una piega

Gli antichi romani curavano le fratture ossee con applicazioni di ceneri di mandibola di cinghiale.

Fare la fine del finocchio

Nello Stato Pontificio, essendo la sodomia peccato mortale, gli omosessuali erano puniti con la morte e messi al rogo. Per evitare l'orrido puzzo prodotto dalla pira, il boia aggiungeva erbe aromatiche, la più comune nelle campagne era il finocchio. Nacqe quindi il detto "fare la fine del finocchio", termine col quale si finì per identificare tutti gli omosessuali.

La gloria la si deve acquistare, l’onore invece basta non perderlo.


Durante la guerra franco prussiana del 1870-71, entrambi i Paesi liberavano i prigionieri, purché
promettessero sul proprio onore che non sarebbero tornati a combattere.