Giustiniano II Rinotmeto ("naso tagliato") fu imperatore bizantino per due volte: dal 685 al 695 e dal 704 alla morte avvenuta nel 711. Ciò accadde poiché dopo dieci anni di regno a causa di dispute teologiche con papa Sergio I, il generale Leonzio venne acclamato imperatore ed egli fu deposto, privato del naso ed esiliato in Crimea.
Queste amputazioni (oltre al naso spesso si tagliavano le falangette) avevano lo scopo d'impedire che in futuro il deposto si ripresentasse a reclamare il proprio regno; secondo un'antichissima usanza un mutilato non poteva essere incoronato poiché imperfetto.
Giustiniano si fece quindi forgiare un naso d'oro e coll'aiuto dei Bulgari riconquistò il trono. Dopo pochi anni, però a causa del suo regno dispotico il generale Filippico divenne il nuovo imperatore e per evitare futuri e sgradevoli inconvenienti fece decapitare Giustiniano spedendo la sua testa a Roma e Ravenna per farla vedere a tutto il popolo.
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